Stasera in tv su TV8 la serie evento sugli 883: Max Pezzali e Mauro Repetto in un racconto che ha conquistato tutti

In sintesi

  • 🎤 Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883
  • 📺 TV8, ore 21:30
  • 🎬 Serie evento che racconta la nascita e l’ascesa degli 883, tra musica, amicizia e sogni nella provincia italiana degli anni Ottanta e Novanta, con un mix di nostalgia, cultura pop e racconto generazionale.

HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO, 883, Max Pezzali, Mauro Repetto, Sydney Sibilia, anni Novanta, serie TV, TV8: stasera la seconda serata non ammette indecisioni. Quando un titolo riesce a scuotere il cuore degli over 35 e a far scatenare la curiosità delle nuove generazioni, allora si è davanti a qualcosa di più di una semplice serie. È il caso di “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, che debutta in prima TV su TV8 venerdì 7 novembre 2025 dalle 21:30: un viaggio pop, nerd, musicale e generazionale imbattibile per chiunque abbia mai canticchiato quel celebre ritornello diventato patrimonio nazionale.

Hanno Ucciso l’Uomo Ragno: tutta la magia degli 883 in una nuova serie evento

Non siamo semplicemente davanti a una biopic, ma a una vera cronaca sentimentale su come due ragazzi apparentemente “normali” siano riusciti a scrivere una delle pagine più travolgenti della musica italiana contemporanea. La penna e la supervisione stilistica sono di Sydney Sibilia, già regista amato per “Smetto quando voglio” e “Mixed by Erry”, che qui si cimenta per la prima volta con il linguaggio seriale portandoci dritti nella provincia di Pavia a cavallo fra anni Ottanta e Novanta.

Sin dai primi minuti lo spettatore respira l’atmosfera di quelli che oggi chiameremmo “coming-of-age” veri, carichi di Walkman, motorini scassati e interminabili pomeriggi passati tra garage e mixtape. Elia Nuzzolo (Max Pezzali – timido, insicuro, ma dal talento puro) e Matteo Oscar Giuggioli (Mauro Repetto – visionario irrefrenabile) danno volto e anima ai fondatori degli 883, in una coppia che funziona grazie a un’alchimia quasi miracolosa. Sono i classici “underdog” della provincia, ma col cuore e le idee più grandi della nebbia che li circonda.

Oltre la nostalgia: il potere pop degli 883

Il cuore della serie non è solo la formazione di una band, ma la rappresentazione di un’epoca e di un’Italia vista dal basso, fra la fatica di affermarsi, il coraggio di rompere gli schemi e la forza di un’amicizia fuori dagli stereotipi. C’è un gusto maniacale per i dettagli (dai poster sulle pareti alle insegne dei locali), un’autenticità che viaggia dalle location di Pavia ai club milanesi e fa da sfondo a ogni brano degli 883—assolutamente fondamentale nella narrazione, come una terza voce che accompagna Max e Mauro tra sogni, amori, promesse e fallimenti.

  • Per chi negli anni Novanta si è formato sulle note di “Sei un mito” o “Come mai”, sarà un commovente viaggio amarcord ricco di chicche pop e cameo irresistibili (c’è perfino un Cecchetto magistrale interpretato da Roberto Zibetti).
  • Per i più giovani è la scoperta di una storia vera e di personaggi che, pur così “italiani”, raccontano il desiderio universale di superare i propri limiti e trovare una voce autentica e personale.

L’eredità nerd-pop: il fenomeno cult degli 883 tra pubblico e critica

Hanno Ucciso l’Uomo Ragno” non è solo una storia per nostalgici, ma un racconto sulla potenza delle collaborazioni—senza la goffa energia di Mauro, Max forse non sarebbe mai uscito dalla sua stanza. E viceversa. È proprio questo dualismo, umano e artistico, a costituire il vero motore (e forse il tocco più nerd) della serie: il genio nasce da una miscela chimica unica, alchimia irresistibile che lascia un segno indelebile nella cultura popolare.

La risposta di pubblico e critica è stata esplosiva: la serie Sky più vista della stagione, attesa ora anche in chiaro con curiosità da parte di chi, magari, non l’ha seguita sulla pay TV. Gli episodi, dal ritmo scatenato e dal linguaggio brillante, riescono a bilanciare umorismo e una malinconia dolceamaro; i personaggi “iconici” della tv italiana e del pop, da Jovanotti a Sandy Marton, vengono omaggiati nella forma di autentiche “action figures” da collezionare sul piccolo schermo.

Le location sono state scelte per restituire al meglio l’atmosfera lombarda che tutti coloro che hanno vissuto i Novanta riconoscono nei dettagli: fermate scalcagnate dei pullman, botteghe, radio locali. Ogni episodio ha la sua colonna sonora puntuale, mai forzata nelle scene, per un effetto “instant karaoke” che viene naturale perfino a chi non era neanche nato all’epoca.

Infine, da nerd appassionati non si può non sottolineare il lavoro certosino di casting: i due protagonisti non imitano mai, ma ricreano con freschezza e rispetto l’anima degli 883. Un dettaglio non banale in una serie dove il rischio di finire nella macchietta era alto, ma scongiurato proprio dalla passione evidente dietro ogni episodio.

Il successo è tale che una seconda stagione (“Nord Sud Ovest Est”) è già in lavorazione per raccontare gli anni della consacrazione. Chi ha amato “Mixed by Erry”, chi non può fare a meno della dose di nostalgia anni Novanta, chi semplicemente vuole riscoprire da dove vengono alcuni dei tormentoni che ancora resistono in radio: nessuna scusa, stasera il telecomando si ferma su TV8 alle 21:30. E attenzione, c’è il rischio di ritrovarsi a cantare a squarciagola: ma questo, con Max e Mauro, succede sempre.

Quale brano degli 883 ti fa più nostalgia?
Hanno Ucciso Uomo Ragno
Sei un Mito
Come Mai
Con un Deca
Nord Sud Ovest Est

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